I magnifici 4 di Albenga

Nella Piana di Albenga c’è un quartetto che nulla ha a che fare con la musica o con i supereroi, però da sempre fa parlare di sé. Sono i quattro prodotti tipici, conosciuti, appunto, come i “4 di Albenga”: asparago violettozucchina trombettacarciofo violetto o spinoso, pomodoro cuore di bue. Poco conosciuti dalla grande distribuzione sono ben noti ai grandi chef e presenti sulle tavole dei migliori ristoranti d’italia, e non solo.

Tralasciando l’arci-noto carciofo spinoso, coltivato nelle carciofaie con piante che superano il metro di altezza, ottimo in pinzimonio, potresti avere la curiosità di sapere cosa sia una zucchina trombetta. Dal sapore dolce e delicato, il gusto è più aromatico di quello delle zucchine normali, la consistenza è più croccante e la polpa più compatta.  La puoi vedere coltivata un po’ ovunque negli orti in Liguria, con la tipica forma allungata a …. trombetta, appunto, aggrappata a serpentina salire su una struttura fatta di canne. Antipasti, primi piatti, torte salate, contorni, frittate. Si prestano a tutte queste ricette le zucchine trombetta che sono molto utilizzate nella cucina tipica della Liguria e stanno diventano sempre più richieste in tutta Italia per via delle loro peculiarità.

L’asparago violetto, invece, di medie dimensioni, ha sapore rustico e gusto pungente, ad eccezion fatta proprio per quello di Albenga ,che ha profumo delicato e gusto dolce ed è un presidio Slow Food.

Vuole la leggenda che nel 1980 il Presidente Sandro Pertini, ligure, avesse invitato la compianta Regina Elisabetta di Inghilterra e Principe consorte ad una cena di gala al Quirinale, accertandosi che nel menu fossero inserito l’asparago violetto. Vero o no, da quel momento, spesso e volentieri casse di asparagi partirono alla volta di Buckingham Palace, dove venivano preparati “alla ligure”, cotti al vapore e conditi con un filo di olio extravergine di oliva.

Proprio per questo, se ti trovi a visitare questo territorio, in relax durante una vacanza in spiaggia o alla scoperta di borghi e a caccia di musei, gira per mercatini o récati dai verdurieri e  approfittane per acquistare e assaporare questi prodotti unici, oppure sceglili nei ristoranti dove ti vengono proposti. Sarà un’esplosione di gusto. Una volta abituato a questi sapori, sarà difficile tornare ad “accontentarsi” di una normale zucchina o un carciofo che non sia di Albenga. E, infine, aiuterai gli agricoltori del territorio a mantenere tali produzioni, un vero inno alla biodiversità.