Ormea è un comune della provincia di Cuneo in Piemonte, al confine con la Liguria. Fa parte dell’Unione montana Alta Val Tanaro ed è uno dei comuni principali dell’Alta Valle Tanaro, nel cuore delle Alpi Liguri, alla confluenza tra il torrente Armella e il fiume Tanaro. Nella frazione di Ponte di Nava, la strada SS28 attraversa il Tanaro ed entra in Liguria nella Provincia di Imperia. Giunti al Colle di Nava, la Statale 28 declina fino a Imperia e al Mar Ligure. Il paese si trova in una conca dominata dalle vette più alte delle Prealpi Liguri e delle Alpi Liguri. Dalla vetta e dalle pendici del Monte Armetta è riconoscibile il centro storico di Ormea caratterizzato da una particolare forma a cuore.
Il Monte Mongioie (2.631 m) sovrasta invece la frazione di Viozene, all’inizio della cosiddetta Terra brigasca, al confine con il Comune di Briga Alta.
Una particolarità di Ormea è il clima, più mite rispetto a quello di località situate nelle valli parallele o anche di località della Val Tanaro poste ad altitudini più basse (Garessio, Priola, Bagnasco). Ciò è dovuto sia alle correnti marine che arrivano a lambire la cittadina, sia al riparo offerto dal Pizzo d’Ormea dai venti del Nord: le temperature invernali non sono generalmente troppo rigide, mentre le estati risultano abbastanza fresche e piacevoli.
Della sua storia è molto importante il periodo dei Saraceni, nel X secolo. Nel XIII secolo Ormea è motivo di continua disputa tra i marchesi Clavesana (poi Del Carretto) e i marchesi di Ceva, con annesse ingerenze della Repubblica Genovese.
Grazie alla ferrovia Ceva-Ormea, che agevolava le comunicazioni, Ormea divenne un centro turistico di risonanza europea. È di quel periodo la costruzione del Grand Hotel frequentato dalla nobiltà inglese, francese e tedesca; per alcuni anni funzionò anche una sede estiva del casinò di Sanremo. Si costruirono ville per la villeggiatura da parte di nobili famiglie europee.
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