slide_prela.jpg

 Soci

Carmagnola - Antiche Vie del Sale
Provincia:
Torino

Abitanti: 29.155

Municipio: Piazza Alessandro Manzoni, 10

Telefono: 011.9724111

Sito internet:  www.comune.carmagnola.to.it

 

STORIA

Carmagnola compare nei documenti intorno all'anno Mille, quando la città è sotto la giurisdizione degli Arduinici. Viene assoggettata nel corso del XII sec. al dominio dei Marchesi di Saluzzo, che fino al 1500 ne accrescono l'importanza strategica, commerciale e culturale.

La decadenza, nella prima metà del Cinquecento, del Marchesato di Saluzzo, segna per Carmagnola un difficile periodo di invasioni, saccheggi e pestilenze, di cui la prima terribile epidemia del 1522 induce i cittadini al voto di devozione alla Vergine Immacolata.

Il dominio del Marchesato saluzzese termina definitivamente nel 1544, con la battaglia di Ceresole, e con la conseguente vittoria dei Francesi sugli Spagnoli.

Il quarantennio di occupazione francese trasforma la Città in piazzaforte fortificata, dotata di una seconda cinta muraria con bastioni.

Nel 1588 Carlo Emanuele I di Savoia sottrae Carmagnola ai Francesi, che la riconquisteranno nuovamente nel corso del Seicento, durante la guerra civile fra Madamisti e Principisti.

Prostrati da una nuova e tremenda pestilenza, nel giugno del 1630 i Carmagnolesi rinnovano il voto alla Vergine.

Nel 1691 Vittorio Amedeo II riconduce la Città al dominio sabaudo. Demolite le fortificazioni, cessa definitivamente il ruolo strategico di Carmagnola, a favore di uno sviluppo agricolo e commerciale che l'accompagnerà fino all'industrializzazione del secondo dopoguerra.

LUOGHI DI INTERESSE

Chiesa di Sant'Agostino (piazza Sant'Agostino)

Costruita fra il 1406 ed il 1437, la chiesa fa parte del complesso agostiniano comprendente anche il convento. Nel corso dei secoli l'intera costruzione ha subito innumerevoli trasformazioni: la facciata attualmente visibile risale ai restauri curati da Pier Luigi Menochio nel 1835, mentre i due trofei laterali sono di inizio Novecento. Dall'esterno la chiesa presenta campanile e abside in stile gotico, mentre all'interno sono evidenti i rimaneggiamenti barocchi. Di particolare pregio è il monumentale coro ligneo, preziosa opera di intarsio cinquecentesca collocata nella parte absidale dell'edificio.

Palazzo Lomellini (piazza Sant'Agostino)

Edificio del 1600, prende il nome dalla famiglia genovese dei Lomellini. Nel 1717, lasciato per testamento alla Congregazione caritatevole di S. Paolo, che vi ebbe sede per sessanta anni, reca sulla facciata della torretta con funzione di campanile un affresco raffigurante il Santo.  All'interno soffitti a cassettoni coprono le ampie sale del piano nobile.

Casa delle Meridiane (piazza Sant'Agostino)

Cinquecentesca dimora signorile appartenuta alla famiglia Cavassa. Uno splendido e complesso, affresco, datato 1555-57, occupa l'intera facciata, fondendo insieme immagini allegoriche pagane e cristiane, motti, simboli e fregi decorativi, e i tre quadranti solari che danno il nome all'edificio.

Chiesa di San Rocco (via Valobra)

Dalla facciata tipicamente barocca e pianta a croce greca, la chiesa deve la sua costruzione alla Confraternita di San Rocco, istituita nel 1630 con lo scopo di assistere gli appestati. Fu edificata su progetto di Francesco Lanfranchi fra il 1668 e il 1745, utilizzando i mattoni ricavati dalla recente demolizione delle mura cittadine. All'interno, di assoluto rilievo l'organo barocco, realizzato dall'organaro Giacomo Filippo Landesio nel 1751 e collocato al di sopra del portale d'ingresso con la splendida cantoria a balconata.

Ghetto ebraico (via Bertini, via delle Cherche)

La comunità ebraica, presente per circa cinquecento anni a Carmagnola (1470-1970), era stata relegata, per effetto delle Regie Costituzioni di Vittorio Amedeo II del 1723, all'interno del "quartiere delle Cherche", delimitato dalle attuali vie Bertini, Benso, Delle Cherche e Baldessano.
Da via Bertini è oggi possibile accedere alla Sinagoga, splendido tempio in stile barocco.

Torre della Musica (via Giacinto Carena 10)

All'interno del palazzotto cinquecentesco, attuale sede della Società Filarmonica, si può ammirare la sala della Scuola Musicale, ove è custodito un dipinto di Santa Cecilia, patrona della musica.

Casa Cavassa (via Valobra angolo via Benso)

Costruito nel 1438 da Enrico Cavassa, l'edificio è uno dei più bei palazzi del Marchesato di Saluzzo. Conserva ancora le caratteristiche delle case gentilizie rinascimentali: un bel loggiato sul cortile interno, le sale affrescate del primo piano con lo splendido soffitto a cassettoni, i fregi architettonici in cotto e gli affreschi delle facciate principali. Da via Benso è possibile ammirare il bel monocromo rappresentante il corteo trionfale degli elefanti, di carattere allegorico, eseguito nella prima metà del Cinquecento.

Chiesa Collegiata dei SS. Pietro e Paolo (piazza Verdi)

Costruita fra il 1492 e il 1514 in stile gotico-romanico poi ampiamente rimaneggiato in epoca barocca, essa si presenta a tre navate, con dieci cappelle ai due lati e due in capo, e l'altar maggiore al centro.  Di particolare rilievo la Cappella dell'Immacolata Concezione, dedicata alla Vergine con il voto del 1630, ricca di pregevoli decorazioni. L'altare maggiore, dedicato ai Santi Pietro e Paolo, è ricoperto di stucchi e marmi pregiati. Ai lati del portale maggiore, i due panconi della Compagnia delle Anime, che aveva il compito di assistere i moribondi, così come indicato dalle decorazioni rappresentanti teschi e scheletri.

Chiesa di San Filippo (piazza Manzoni)

Edificata fra il 1715 e il 1739, ha pianta rettangolare con unica navata e quattro cappelle laterali. Maestoso esempio di architettura barocca, fu costruita utilizzando i materiali tratti dalla demolizione delle fortificazioni della cittadella, dopo che il Castello fu acquistato e trasformato in convento dai Padri Filippini. Le tele all'interno sono opera del Padre Filippino Ignazio Fassina.

Castello (piazza Manzoni)

Fu edificato da Manfredo II Marchese di Saluzzo sul finire del XII secolo. Ampliato e rinforzato nei secc. XV e XVI, aveva pianta quadrangolare con cortile interno, con accesso mediante ponte levatoio situato al posto dell'attuale Chiesa di S. Filippo. Sede del Municipio, conserva l'antica torretta circolare e la quattrocentesca torre di guardia, all'interno della quale in una piccola cella sono incise sui mattoni tracce lasciate dai prigionieri.

Abbazia Santa Maria Assunta di Casanova (piazza Antica Abbazia)

Le terre ove sorge l'Abbazia furono donate nel sec. XII dai Marchesi di Saluzzo ai monaci cistercensi. Notevole fu il prestigio dell'Abbazia per molti secoli, così come illustri furono i personaggi che si avvicendarono nel ruolo di abate. Ma a partire dal 1642 dapprima alcuni saccheggi e poi la soppressione decretata dal Papa nel 1792, ne segnarono la fine. Della fondazione originaria resta la chiesa,una delle più antiche chiese gotiche del Piemonte, mentre il monastero fu riedificato fra il 1743 e il 1753 a causa di un incendio. Dal lato est della Chiesa si può accedere alla Cripta abbaziale, destinata alla sepoltura dei monaci e decorata con splendidi affreschi da Domenico Guidobono nel 1688.

MUSEI

Museo Civico di Storia naturale – Via San Francesco di Sales 188 – tel. 011 9724390

Situato all'interno del Parco Cascina Vigna, non lontano dalla Riserva Naturale della Lanca di S. Michele, custodisce diverse collezioni e raccolte (ornitologiche, ittiologiche, mineralogiche ed entomologica), oltre ad interessanti diorami sui diversi ambienti naturali.

Ecomuseo della cultura della lavorazione della Canapa – Via Crissolo 20. – tel. 0119721491 - 338/4701298

Sotto l'ultimo "senté" ancora esistente, torna a vivere l'arte antica della lavorazione della canapa, trasformata in corde dalle mani sapienti del Gruppo Storico Cordai di San Bernardo.

Museo Civico Navale – Piazza Mazzini, 1– tel. e fax 011/ 97.21.492

Il museo ricorda l'antico legame della Città con il mare, per il quale Carmagnola produceva vele e corde, impiegate sulle navi di mezza Europa.

Museo Tipografico Rondani – Via Santorre di Santarosa 12 – tel. 011/9715582

Ospita una preziosa raccolta di pubblicazioni, edizioni antiche e manifesti devozionali, torchi, macchinari e attrezzature tipografiche, matrici per stampa xilografica e calcografica, che testimoniano oltre cinquecento anni di tradizione tipografica carmagnolese.

Sinagoga – Via Bertini, 8. – tel. 011/658585 - 3474891662

In un luogo dal fascino discreto, il Tempio di Carmagnola testimonia un antico splendore.

Palazzo Lomellini – piazza S. Agostino 17 – Tel. 011.9724238

Civica Galleria di Arte Contemporanea

Sede di mostre temporanee, appuntamenti musicali e incontri dibattiti

SPORT E STRUTTURE RICETTIVE

La presenza di numerosi impianti sportivi (scuole di equitazione, piscine, palestre, campi da calcio e da tennis, golf club) consente la pratica di tante e diverse discipline, con manifestazioni e competizioni sportive di vario livello: Pedalata Ecologica, SportperTutti, Rally.

La città dispone di un ottimo sistema ricettivo, complessivamente più di 300 posti letto in alberghi dotati di comfort e accoglienti aziende agrituristiche che, insieme a ristoranti e trattorie di ottima qualità, sono in grado di soddisfare una domanda turistica in costante aumento.

PRODOTTI TIPICI

Oltre al rinomato peperone – presente nelle varietà quadrato, corno, trottola, tumaticot – fra i prodotti del territorio sono disponibili numerosi tipi di ortaggi (porri, asparagi, pomodori), formaggi (tome, formaggi del fieno) e carni (bovine di razza piemontese, avicole e di coniglio), tutti selezionati nelle prestigiose aziende carmagnolesi.

COME ARRIVARE

In auto: S.S. 20 o A6 TO- SV

In treno: Linea Torino – Bra/ Ceva / Cuneo / Savona

In autobus: Servizi ATI, linea Torino – Saluzzo e Torino – Alba

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la navigazione. Utilizzando il sito si intende accettata la Cookie Policy. Vi preghiamo di leggere la ns. documentazione * Cookies *.

Accetto i cookies da questo sito / I accept cookies from this site