Ranzo

A soli 20 km dal mare si raggiunge Ranzo, situato lungo il fondovalle del torrente Arroscia. La principale risorsa economica del comune è l’attività agricola: Ranzo è fra i maggiori centri di produzione del vino Pigato.
Il territorio di Ranzo fu interessato dalle invasioni barbariche, a cui seguirono le dominazioni da parte dei Longobardi e dei Franchi. Nel periodo carolingio entrò fra i possedimenti del Contado di Albenga e, successivamente fu sottoposto al controllo dei marchesi di Clavesana. Dopo diversi scontri tra le famiglie feudali dei Ceva, Del Carretto e Clavesana, nel 1393 l’intero territorio di Ranzo passò alla Repubblica di Genova che sottopose questa parte di territorio nel capitaneato di Pieve di Teco sino alla dominazione napoleonica di fine XVIII secolo. Nel 1815 il territorio fu inglobato nel Regno di Sardegna, e successivamente dal 1861 nel Regno d’Italia. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel V mandamento di Pieve di Teco del Circondario di Porto Maurizio facente parte della provincia di Porto Maurizio (poi provincia di Imperia, dal 1923). Nel 1928 il comune di Ranzo fu soppresso e aggregato al territorio comunale di Borghetto d’Arroscia, poi ricostituito nel 1947.
Da non perdere la chiesa di San Pantaleo, senza dubbio una delle più interessanti dell’imperiese. La si incontra andando verso Borghetto d’Arroscia e merita una sosta. Ha origini altomedievali – un’abside è del Mille (ricostruita nel ‘400 e di nuovo nel ‘600) – ne rimangono il bel portico affrescato da Pietro e Giorgio Guido, con tre portali in pietra scolpita. Per gli appassionati di trekking sono disponibili i sentieri escursionistici delle Vigne e degli Olivi che salgono dal fondovalle alle frazioni di mezza costa fra oliveti, vigneti e boschi.

Indirizzo:

Via Umberto I, 18020 Ranzo

IAT:

Comune di Ranzo

Telefono:

0183 318085

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